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Nono dono: la libertà da egoisticale a sacrificale.
2) Seconda operazione: i chiamati se li unisce coniugalmente.
Li abbraccia non per omosessualità o paidosessualità
(pedofilia), ma unicamente per rivelare il
coniugo Pneumatico che Lui realizza con i piccoli.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno, che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la libertà egoisticale,
ed ecco uscir fuori la libertà sacrificale. Satana me
l’ha rapita, il visuato Paterno me l’ha restituita, il visualizzato
Figliale me l’ha irrobustita, insegnandomi a discipulare,
e chiamandomi a piccolare. Gesù porge il suo giogo
dolce e soave a quanti sentono il giogo opprimente e
schiacciante di Satana.
1) Ieri il giogo esemplare.
2) Oggi il giogo spirituale: è il suo spirito di amore sacrificale.
Come fa Gesù col suo spirito di amore sacrificale a far su
i piccoli? Li fa su con 4 operazioni tra loro collegate:
1) Chiama a piccolare: Venite.
2) I chiamati se li unisce coniugalmente, sposandoli
Pneumaticamente.
3) I coniugati se li fonde concezionalmente
4) Per i concezionalizzati è la totalità delle sue benedizioni.
Operazioni Pneumatiche e quindi spirituali, che Gesù per
farle conoscere le riproduce sensibilmente in un segno che
Lui sceglie con molta cura. Due sono i segni presenti nella
vita della persona: l’iniziale e il finale: il bambino e il vecchio.
Gesù sceglie il primo, che è un segno universale: il
bambino. Da qui, ecco la prima operazione: Gesù chiama
un bambino in mezzo ai suoi apostoli per dire loro che li
chiama a piccolare. In un’altra occasione richiama i bambini,
che gli apostoli avevano malamente cacciati via. Le
loro mamme li avevano accompagnati da Gesù, perché
imponesse loro le mani e pregasse su di loro. Questo
appunto domandavano le loro mamme: imporre le mani e
pregare su di loro.
È quello il momento propizio per riprodurre in un modo sensibile
quella seconda operazione che Gesù compie per far su
i piccoli col suo spirito di amore sacrificale. La prima: chiama
a piccolare. La seconda: i chiamati se li unisce coniugalmente.
Per capirlo ci domandiamo: che unione è la coniugale?
È l’unione fisica tra marito e moglie, in vista di una
umana concezione. L’unione coniugale ha una modalità specifica.
Si compie con l’abbraccio vicendevole. Si sciolgono
le mani e in apertura accogliente si protendono verso l’altro.
Protendendosi e accogliendosi vicendevolmente si realizza
l’unione fisica. Quella è l’unione coniugale. Questo che
Gesù non ha fatto mai con nessuno, con chi lo fa ora? Lo fa
con i bambini. Per mettere in scena quello che Gesù fa con
i piccoli che ha chiamato se li unisce coniugalmente. Infatti
Gesù scioglie le sue mani, e le allarga su ciascuno di loro.
Le allarga e con somma delicatezza se li prende e se li unisce
a sé proprio alla maniera coniugale. Se le mamme gioivano
per tanta tenerezza e benevolenza, gli apostoli presero
a fare le boccacce e una infinità di smorfie, per disapprovare
quel gesto fatto su dei bambini. Qualcuno di loro ha pensato
che Gesù fosse guidato da una strana quanto insolita
omosessualità. È un pervertimento sessuale per cui l’amarsi
non si fa tra uomo e donna, ma tra esseri sessualmente
identici: uomo con uomo, donna con donna.
E Gesù viene pensato da noi forse più come un paidosessuale:
uno che sfoga la sua sessualità con i bambini. Sarebbe un
orrore solo il pensarlo in Gesù. Ecco il termine per indicare
il suo gesto. Abbracciando il bambino ha voluto far sapere
che Lui è un Pneumato coniugale. I chiamati a piccolare se
li sposa Pneumaticamente, e quindi se li unisce coniugalmente:
uno sposalizio che Gesù compie solo con i piccoli.

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