Introduzione

La magia della parola ci permette di intravedere
l’esperienza medicamentosa del mistero della Verità, che
incarnandosi e incanalandosi nelle nostre invocazioni
fatte a tentativi e a lanci e rilanci ripetuti per arrivare
all’obiettivo, ci innalza alla salute dell’anima e del corpo.
Una salute salvifica che diventa esperienza della salvezza
in cammino, di noi che cercando nella fatica la verità
quotidiana, ci scopriamo con meraviglia e con sorpresa
sorretti e guidati da questa goccia di concentrato medicamentoso
che, liberandoci dalla febbre del vivere, ci fa
rivivere nella gioia della ebrezza salubre del bambino, che
si trova in grembo, in dono, quella stessa Verità.
Anche a noi, studenti nella piccolezza d’animo, la
grandezza della Verità viene regalata per sorreggere il
nostro procedere dell’esperienza quotidiana, illuminando
le fatiche, riequilibrando le gioie, rimescolando e amalgamando
le certezze nell’armonia tra noi, il creato e i creati,
perché la parola magica della ricerca di una soluzione
che venga non da noi, ma dall’oltre la vita, dall’oltre il
confine, e dall’oltre del già dato, ci faccia innalzare lo
sguardo ed esprimere l’‘ahh...’contemplante e riconoscente.
L’‘Abracadabra’, che dalla magica formula del mistero
ci innalzava alla Verità, ci fa tornare ora, a mo’ dello
specchio, a quella stessa Verità in regalo per il nostro procedere,
aumentando la magicità e la potenza del mistero
della parola, che, partita da noi in ‘Abracadabra’, ci
viene ritornata nell’‘Amen’ che ci fa da stella nella nostra
altrimenti fredda e buia storia umana quotidiana.


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