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10° dono: la preghiera da egoisticale a sacrificale.
1) Origine della preghiera: ai bisogni vitali non soddisfabili
da solo. Allora nasce la preghiera. In me c’è una vita
egoisticale che è data da quell’amore Paterno sacrificale
che Satana mi ha egoisticizzato. Essa vuole e non
vuole. Per ambedue è pronta la preghiera egoisticale.

Il visuato Paterno è la novità sfavillante che lo Pneuma ha
disposto per i nostri tempi tanto burrascosi. Una novità
che si accosta a tutto il nostro vecchio fideato e con magia
Pneumatica lo tocca, lo trasforma e lo rinnova.
Riprendiamo l’elenco delle cose rinnovate: un battesimo
cresimato Figliale cosciente rinnovato, un peccato rinnovato,
una morte fisica rinnovata, una Medicazione rinnovata,
una Eucarestia rinnovata, una Messa rinnovata, una
sacrificalità fisica rinnovata, una guerra rinnovata, una
pace rinnovata, una libertà rinnovata.
Ci attende ora un nuovo tocco magico: ‘Il visuato Paterno
tocca la preghiera egoisticale ed ecco uscir fuori la preghiera
sacrificale’. Ci accostiamo prontamente alla preghiera in
quanto tale, senza alcuna specificazione e vediamone:
*) Origine o genesi della preghiera: la preghiera è una
cosa che nasce: non spontaneamente, ma per la spinta pro-
pria di certe situazioni. La preghiera la fa nascere una vita
creata cosciente, come l’umana. È questa una vita che per
vivere non basta a se stessa. Non possiede sempre tutto
l’occorrente per vivere. Quando a una vita manca l’occorrente
per vivere, allora l’essere vivente viene a trovarsi nel
bisogno. È cosa normale che una vita voglia provvedere
da sé a quanto le necessita. Ma quando deve constatare
l’impossibilità a provvedersi da sola, si volge fiduciosamente
a quanti le possono fornire l’occorrente. Una vita
domanda ciò che le occorre. Quel suo domandare è pregare.
Quella domanda è preghiera.
1) Pregare non è comandare.
2) Pregare non è pretendere.
3) Pregare non è ricattare: se tu non mi dai questo, io non
ti do quest’altro.
‘La preghiera è una domanda umile e fiduciosa presentata
alla persona che può e che vuole aiutarmi a uscire da un
bisogno vitale’. Ecco dunque ciò che occorre alla nascita
della preghiera: una vita, un bisogno vitale, una preghiera.
Poiché una preghiera parte da una vita, noi dobbiamo volgere
l’attenzione alla vita da cui trae origine. La vita fisica
non entra nella nostra attenzione, perché questa fa unicamente
da supporto ad altre vite. È il dono basilare fatto
essere da Dio per la recezione della sua vita divina. Lo spirito
divino Paterno è spirito di amore. L’amare è vita. La
sua vita è sacrificale. Proprio al nostro incominciare lo
spirito di amore sacrificale del Padre ci si è dato da vivere
con una concezione battesimale cresimata. Su questa
vita di amore sacrificale si è avventato Satana; gli ha tolto
il sacrificale, bloccandolo in egoisticale. Una vita egoisticale
che funziona automaticamente senza il minimo sforzo
da parte mia, anzi affascinato e attratto da quel piacere
sommo che io sento nell’amarmi e quindi nell’odiare.
Poiché la vita egoisticale è automatica, automaticamente
vuole, automaticamente respinge.
1) Cosa vuole? Vuole tutto ciò che è per me, e che rende la
mia vita gradita e piacevole. Vuole che io viva sempre qui
col massimo gaudio possibile e che non mi manchi nulla
per una vita piena di godimento.Tutto ciò che mi occorre
per una simile vita è pronto a suscitare la preghiera.
2) Cosa non vuole? Non vuole tutto ciò che è contrario a una
simile vita piacerale. Tutto ciò che mi è contro è pronto a
suscitare la preghiera: acquisizionale e liberazionale.

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